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Il mercato delle case vacanza in Italia è in forte crescita, attirando molti investitori interessati a generare reddito attraverso l’affitto turistico. Questo fenomeno non è sorprendente, considerando l’attrattiva turistica del paese e la crescente domanda di alloggi unici e personalizzati.
Se ti interessa, ma vuoi prima sapere quanto potresti guadagnare da questa attività, studia l’analisi che abbiamo fatto a riguardo in questo articolo e vedrai che i guadagni possono variare notevolmente in base a diversi fattori, rendendo appunto essenziale una comprensione approfondita di ciò che influenza la redditività.
Fattori che influenzano i guadagni delle case vacanze
Come dicevamo, la redditività che puoi generare dipende da diversi fattori, comprendere questi elementi ti aiuterà a fare scelte informate e a ottimizzare il tuo investimento.
Ecco i principali fattori da considerare:
- Posizione: Le proprietà situate in città turistiche popolari o in regioni costiere tendono a generare guadagni più elevati grazie all’alta domanda. La zona in cui si trova l’immobile può variare notevolmente il potenziale di guadagno.
- Stagionalità: Le destinazioni estive vedono picchi nei mesi caldi, mentre altre possono beneficiare del turismo invernale. La stagionalità può influire significativamente sui profitti, quindi è importante pianificare di conseguenza.
- Qualità della proprietà: Alloggi ben mantenuti e con servizi extra possono giustificare tariffe più alte. Investire nella manutenzione, nell’arredamento e nell’offerta di comfort aggiuntivi può aumentare il guadagno medio dell’host.
- Dimensione e capacità: Maggiore è la capienza, più alto può essere il guadagno potenziale. Le proprietà che possono ospitare gruppi più grandi tendono ad avere un ritorno maggiore.
- Attrattività turistica: La presenza di attrazioni nelle vicinanze può aumentare la domanda e i prezzi. Avere punti di interesse facilmente accessibili rappresenta un vantaggio competitivo significativo.
Considerando questi fattori, è evidente che non esiste una formula unica per il successo nel mercato delle case vacanze. Ogni proprietà ha le sue peculiarità e richiede strategie personalizzate per massimizzare i profitti.
OTA: quanto si guadagna con Airbnb vs quanto si guadagna con Booking.com?
Le piattaforme OTA hanno rivoluzionato il modo in cui le persone affittano case vacanze, offrendo una vasta gamma di opzioni per i proprietari che desiderano massimizzare i loro guadagni.
Tra tutte quelle esistenti nel settore turistico, ce ne sono due che spiccano maggiormente tra le altre, probabilmente perché sono riuscite in modo eccellente a facilitare la connessione tra host e ospiti, e offrono anche ottimi strumenti per gestire le prenotazioni e ottimizzare i profitti.
Stiamo parlando di Airbnb e di Booking.com, il primo si distingue per la sua comunità fedele di viaggiatori, e per le molteplici opzioni di prenotazione e di alloggi particolari che offre .La piattaforma preleva una commissione del circa 14% su ogni prenotazione.
Vuoi sapere quanto puoi guadagnare con Airbnb? Usa la nostra calcolatrice!
D’altra parte, Booking.com è noto per concentrarsi su soggiorni più brevi, spesso con tariffe più elevate, e molte offerte e flessibilità per l’ospite. Le sue commissioni variano tra il 18% e il 22%, ed ha un tasso di cancellazione forse leggermente più alto rispetto alla media, ma si tratta comunque di una delle vetrine più grandi che esistano per la tua struttura, con un traffico altissimo.
Vuoi sapere quanto puoi guadagnare con Booking.com? Usa la nostra calcolatrice!
Esempio concreto di guadagno con una casa vacanze
Per presentare questo esempio abbiamo usato Rentalizer, uno strumento del nostro partner Airdna che permette di calcolare i potenziali profitti di un immobile destinato all’affitto turistico.
Funziona in questo modo: si inseriscono le caratteristiche specifiche della struttura, come la zona, numero di posti letto, e numero di bagni, e si effettua la ricerca.
Rentalizer ci offre a questo punto il risultato di tutti gli alloggi presenti in quella zona e il loro Revenue turistico, così da poter fare una stima di quello che potrebbe essere il nostro guadagno annuale.
L’esempio della foto è di una struttura a Firenze, con 1 o 2 stanze e 1 bagno, con una capacità di 2 o 4 ospiti:
Costi operativi: vale la pena avviare una casa vacanze?
Gestire una casa vacanze comporta diverse spese operative che possono avere un impatto significativo sulla redditività complessiva. Questi costi possono variare notevolmente, ed è fondamentale conoscerli a fondo per amministrare la tua proprietà in modo efficace e ottimizzare il ritorno sull’investimento.
Tra le spese più rilevanti troviamo quelle relative alla manutenzione: pulizie ordinarie e straordinarie, riparazioni, rinnovo degli arredi e delle attrezzature. L’incidenza di queste spese dipende sia dalle dimensioni che dallo stato dell’immobile, oltre che dalla frequenza di utilizzo. In genere, la manutenzione dovrebbe incidere circa il 5-10% dei guadagni annuali.
Un altro elemento è rappresentato dalle imposte, che variano in base alla localizzazione dell’immobile e alla normativa locale. È sempre consigliabile consultare un esperto fiscale per assicurarsi di rispettare tutte le regolamentazioni. In media, tasse e imposte assorbono circa il 5-10% dei ricavi.
Tra gli altri costi operativi rientrano l’assicurazione, le utenze, le spese di promozione e pubblicità, l’utilizzo di un software gestionale con Channel Manager e le commissioni delle OTA. Questi costi combinati dovrebbero ammontare circa al 15-20% dei guadagni totali.
Per ottenere il massimo profitto dalla tua casa vacanze, è essenziale monitorare e gestire attentamente tutte le spese operative, garantendo al contempo che la proprietà rimanga attrattiva per i futuri ospiti. Al netto di tutte le spese, il tuo guadagno finale dovrebbe aggirarsi intorno al 40-45% del totale.